Noi di Pizza&core, anche attraverso Pizza&core International, portiamo in Italia e nel mondo l’immagine, i contenuti, le ricette, il “cuore” della migliore pizza italiana artigianale.

E che la pizza artigianale italiana sia la migliore in assoluto lo conferma – semmai ce ne fosse bisogno - anche “Where to eat pizza”: la guida, redatta da Daniel Young ed edita da Phaidon, raccoglie gli indirizzi di oltre 1700 locali presenti in ogni angolo del pianeta in cui è possibile gustare le migliori pizze del mondo.

Il database è stato concluso dopo molti mesi di lavoro e cha visto la collaborazione di chef, pizzaioli, critici gastronomici, giornalisti e produttori fra i più stimati, i quali hanno suggerito gli indirizzi delle pizzerie ritenute “eccellenti”.

Il volume non redige una classifica, ma il critico newyorkese Daniel Young ha svelato le 20 pizzerie preferite dagli esperti del settore: la maggior parte sono italiane.

La prima posizione spetta a Franco Pepe la cui pizzeria Pepe in Grani di Caiazzo ogni giorno accoglie centinaia di clienti; lo segue Gabriele Bonci, specializzato nella pizza a taglio romana e premiato per la Fantasia di Pizzarium (Roma). Il terzo gradino è occupato da Ciro Salvo con 50 Kalò di Napoli.

C’è poi Simone Padoan de I tigli di San Bonifacio, in provincia di Verona.

Non solo italiani però fra le venti pizzerie più buone del mondo: c’è la Pizzeria Bianco di Phoenix in Arizona che anticipa la Pizzeria La Notizia, di Napoli; c’è la Pizzeria Mozza di Los Angele (California), seguita da L’Antica Pizzeria Da Michele (Napoli) e dalla Pizzeria Fratelli Salvo di San Giorgio a Cremano (Napoli). Decimo posto ancora a New York con Roberta’s.

La Pizzeria Gino Sorbillo (Napoli) è undicesima; seguono poi: Saporè, San Martino Buon Albergo (Verona); La Gatta Mangiona (Roma), Baest (Copenaghen), Braz (San Paolo del Brasile), Una Pizza Napoletana (San Francisco), Paulie Gee’s (New York), Pizzeria Lola (Minneapolis), Frank Pepe (Connecticut), Spacca Napoli Pizzeria (Chicago).